Delirium

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Vampire hunter D – Bloodlust

Recensione: Alessandro Cocuzza
 
Titolo originale: バンパイアハンターD
Lingua originale: Inglese | Giapponese
Anno: 2000
Durata: 103 minuti
Regia: Yoshiaki Kawajiri
Soggetto: Hideyuki Kikuchi (romanzo)
Colonna sonora

voto_mymovies 7 voto_delirium 8 voto_imdb 8

“Vampire hunter D – Bloodlust” è un OAV prodotto nel 2001 dalla Madhouse, basato sui personaggi presenti nell’omonima light novel di Hideyuki Kikuchi, che può benissimo essere definito il sequel (in linea temporale) dell’altrettanto famoso “Vampire Hunters D“. Ma andiamo con ordine ed addentriamoci in questa cupa storia di sangue e morte: “D” (così si presenta il nostro protagonista) è un Damphir, ovvero un essere umano nato dall’accoppiamento di due razze molto diverse fra loro, ovvero un vampiro ed una donna mortale, ed è sempre in viaggio fra le terre di un mondo che è piombato in un oscuro medioevo dopo aver raggiunto la grandezza tecnologica. Vaga per trovare risposte alla sua natura di essere ibrido, con punti forti e debolezze di entrambe le razze, ed il suo girovagare è accompagnato dalla faccia di un demone che gli affiora dalla mano per aiutarlo in battaglia contro i demoni che infestano il pianeta. Un giorno “D” viene incaricato dal ricco J. Elbourne di riportare a casa la figlia Charlotte, rapita dal potente vampiro Meyer Link. Nel frattempo, anche un gruppo di agguerriti cacciatori di vampiri sono sulle tracce di Link, vedendo in “D” non solamente un avversario da battere sul tempo, ma un vero e proprio nemico a causa della sua duplice natura. Quello che “D” non sospetta è che Charlotte è stata rapita, ma il tutto è avvenuto sotto il suo preciso consenso essendo innamorata follemente proprio di Meyer Link!

Inizia così una sorta di battle royale, un “tutti contro tutti” che metterà in campo alleanze difficili ma necessarie, come quella della sensuale cacciatrice Leila e “D” (entrambi infatti hanno vissuto il dramma del vampirismo, anche se in modi nettamente diversi fra loro), alleanza che li porterà a confrontarsi con la stupida meschinità dei mortali, ma soprattutto con una potente nemica, Carmilla, subdola ed estremamente pericolosa vampira un tempo amata dal padre di “D” ed ora in cerca di vendetta fra le mura del castello di Chayte, dove aleggia il suo spirito in attesa che il corpo, sigillato, possa risorgere a nuova vita! Decisamente un OAV soddisfacente e pieno di colpi di scena degni di un qualsiasi film hollywoodiano, Vampire Hunter D – Bloodlust ha una trama solida come una roccia e personaggi affascinanti, alcuni di loro tendenti all’ambiguo in modo inquietante! C’è da osservare come, a causa di anni di schiavitù, gli esseri umani tendano a diffidare anche della natura di “D”, rinnegandolo ed allontanandolo per quanto possibile dalle loro vite, eppure richiedendone sfacciatamente i servigi quando i demoni o gli stessi vampiri minacciano il bene comune, ma tutto questo scivola via addosso al nostro (si fa per dire) anti-eroe, un baluardo che è per metà lo stesso nemico che combatte tutti i giorni della sua esistenza! Da notare anche il tracollo di una società potente come poteva esserlo quella umana, capace di autodistruggersi fra guerre ipertecnologiche e lotte per il potere, lampante causa dell’ascesa al potere di una razza nascosta come i vampiri. Dulcis in fundo, nota di merito alle situazioni createsi durante l’arco narrativo dell’OAV: rivali che diventano nemici, per poi collaborare forzatamente per un obbiettivo comune, un classico cliché che qui si sposa a dovere nel contesto della storia! Ottima realizzazione grafica, curata nei minimi particolari dalla MADHOUSE , nata nel 1972 e produttrice di OAV e serie animate tra cui: Jenny la tennista (Ace o nerae!), Trigun, Alexander, Ninja Scroll (Jubei Ninpuchoo), Highlander the animated movie,Nana e tantissimi altri di cui non sto qui a descriverne i titoli dato che la lista è parecchio lunga 😀

In definitiva, 92 minuti di magnificenza visiva per chi cerca non solo l’azione pura e lo splatter violento, ma anche l’introspezione dei personaggi e la ricerca del motivo scatenante che li porta a compiere determinate scelte di vita! Per quanto mi riguarda è un ottimo prodotto, forte e gustoso come un ottimo vino invecchiato, da assaporare nelle sue multiple sfaccettature!

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