Delirium

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Il signore del male

Recensione: Girolamo Ferlito
Titolo originale: Prince of Darkness
Lingua originale: Inglese
Anno: 1987
Durata: 102 minuti
Regia: John Carpenter
Soggetto: John Carpenter
Protagonisti principali: Donald Pleasence (padre Loomis), Jameson Parker (Brian Marsh), Victor Wong (professor Howard Birack), Lisa Blount (Catherine Danforth), Dennis Dun (Walter), Susan Blanchard (Kelly)
Colonna sonora [audio:prince_of_darkness.mp3]

voto_mymovies 7,5 voto_delirium 8,5 voto_imdb 6,5

Prince of Darkness (Il principe delle tenebre, Satana insomma), di John Carpenter è datato 1987. La traduzione italiana rende merito in pieno alla pellicola nonostante ancora una volta risulti essere una traduzione ad libitum: il signore del male (altro epiteto riservato al demonio, per intenderci) che altrimenti ritradotto, avrebbe dovuto intitolarsi, per seguire l’ordine delle cose: “The Lord of evil”, titolo decisamente meno efficace di quello originale, visto che Lord indica “Signore” nel senso “nobile” del termine. Che dire su questa pellicola, di per sé il film parla da solo, tecnicamente andrebbe recensito solo per fare un favore ai posteri. Una pellicola del genere, non può di certo mancare sugli scaffali del buon cinefilo horror che si rispetti. Carpenter sfoggia nell’anno del trash per eccellenza tutta la sua classe. La quinta essenza del male e del peccato affonda come non mai i propri artigli nelle tenere carni di una umanità sempre più misera e disorientata. Fa parte della cosiddetta “Trilogia dell’Apocalisse”, ed è il film numero due; appartengono alla stessa trilogia: The Things (la cosa, 1982) e il seme della follia (1995). Uno dei “re del brivido” per eccellenza, già padre dei vari “Halloween – la notte delle streghe (1978)”, “The Fog (1980)” e “Cristine, la macchina infernale (1983)“, continua con maestria a soddisfare le curiosità diaboliche dello spettatore, attraverso l’attrazione e la paura scatenate dal maligno e da ogni sorta di debolezza umana. Un monumento del genere horror in puro stile Carpenter: lento, angosciante, claustrofobico, senza vie di fuga, cinico.

Potrei sciorinare tutto l’armamentario dello Zingarelli per ore ed ore ma non si riuscirebbe comunque a racchiudere in una sola pellicola quello che ha consegnato questo regista agli amanti dell’orrido. C’è chi vive al giorno d’oggi con alcuni remake dei suoi noti capolavori, ma invito, (e su questo voglio essere categorico), un buon cineasta che si rispetti, a vedere i film originali, per capire dove sta la differenza. Il mondo è sotto scacco e Satana è pronto a comandare il suo esercito di violenza già carico di adrenalina e nell’attesa di fare irruzione in una Chiesa, per annientare l’unico manipolo di voci fuori dal coro, che tenta di salvare il mondo o di annientarlo del tutto. Il Vaticano rischia il tracollo, i segreti della Chiesa sono in pericolo e tutto il male conoscibile e non, sta per sprigionarsi con un impeto di ira contro l’ignaro mondo che fa da cornice.

Dietro la secolare lotta tra il bene e il male c’è la lotta tra la scienza e la religione; sfido chiunque, dopo aver visto questo film, a citarmi ancora Dan Brown. Sarcasmo, ironia e brivido sono equilibrati e portati avanti dall’intero cast e dal regista senza sforare nel ridicolo, questo a supporto del tipo di “genio” al cospetto di cui possiamo goderci un film dell’orrore con tutti i santi crismi. Non mi addentrerò in questa sede oltre, perché la recensione non deve, a mio modesto parere, svelare gli arcani, i trucchi del mago o raccontare il film, ma semplicemente incuriosire lo spettatore. Incollatevi davanti ad un televisore muniti possibilmente di pop-corn e spegnete le luci, comincia lo spettacolo.

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Commenti

Il signore del male
  • Jerry scrive:
    26 Settembre 2010 alle 17:23

    Senza dimenticare che c’è Alice Cooper a comandare l’esercito del male…ho messo un primo piano in una delle foto dell’archivio.

  • Enzo scrive:
    24 Settembre 2010 alle 13:19

    Già solo la sigla iniziale è un capolavoro.

  • Darkside scrive:
    23 Settembre 2010 alle 23:36

    Carpenter è uno dei miei registi preferiti, che riesce ad inserire nei suoi films più di un messaggio… grande pellicola cmq!!!!

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