Delirium

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The Ward

Recensione: Alessandro Cocuzza
Titolo originale: The Ward
Lingua originale: Inglese
Anno: 2010
Durata: 88 minuti
Regia: John Carpenter
Soggetto: Michael Rasmussen, Shawn Rasmussen
Protagonisti principali: Amber Heard (Kristen), Mamie Gummer (Emily), Danielle Panabaker (Sarah), Laura-Leigh (Zoey), Lyndsy Fonseca (Iris), Jared Harris (Dottor Stringer)
Colonna sonora [audio:theward.mp3]

voto_mymovies 7 voto_delirium 8 voto_imdb 5,5

The Ward (ossia il “Reparto”) segna il grande ritorno alla regia di John Carpenter, indiscusso maestro del cinema horror e non degli anni 80: suoi sono i capolavori quali Il Signore del Male, the Fog, 1997 fuga da New York , la serie di Halloween ecc.
Dopo dieci anni di silenzio, Carpenter  ci racconta di Kristen, una ragazza che viene internata in un ospedale psichiatrico. La giovane non ricorda il perché, anche se è stata catturata dagli Agenti dopo aver dato fuoco ad una fattoria! Nella sua nuova condizione di ricoverata-reclusa, Kristen (una bravissima Amber Heard, nuova star nascente) conosce alcune ragazze con forti problemi comportamentali: l’infantile, la spavalda, la femme-fatale, la razionale. Ma nel “Reparto” aleggia un terribile mistero, una minaccia incombente che annienterà le vite (letteralmente) delle nuove compagne di Kristen! Una donna sfigurata, tra lo zombi ed il fantasma, ucciderà una dopo l’altra le ragazze ma il suo obbiettivo è solamente uno!

Qui mi fermo, non posso svelare altro perché questo piccolo capolavoro mi ha fatto credere ad alcune cose nel primo tempo, salvo poi buttare nel cesso le mie teorie nella fase finale del film: il vero orrore non è quello che insegue Kristen per tutto il film, ma qualcosa di più sottile e psicologico! Non è un film leggero, anzi tutt’altro. Per esempio già i titoli di testa, con il vetro che va in frantumi con dentro immagini di terapie eccessive e crudeli che si usavano nei manicomi, sono pesantucci.

Un ottimo Carpenter che ci offre la visione della psiche umana attraverso insondati territori. Da citare alcuni momenti forti, come una lobotomizzazione forzata e parecchio intrusiva ed una dose di scariche elettriche al cervello che letteralmente cucinano la vittima! Soddisfatto del lavoro del Maestro, spero che non ritorni nel silenzio più totale dato che ha saputo riportare l’horror vecchia scuola in questi tempi di splatter eccessivo ed uso smodato della CG!!!

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