Delirium

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Noroi – The curse

Recensione: Girolamo Ferlito
Titolo originale: Noroi
Lingua originale: Giapponese
Anno: 2005
Durata: 115 minuti
Regia: Kôji Shiraishi
Soggetto: Alex Chandon
Protagonisti principali: Jin Muraki (Masafumi Kobayashi), Rio Kanno (Kana Yano), Tomono Kuga (Junko Ishii), Maria Takagi (Se stessa)
Nota: Il film non è mai stato distribuito in Italia
Colonna sonora [audio: noroi.mp3]

voto_mymovies n.d. voto_delirium 6,5 voto_imdb 7

Noroi -The curse (2005), film del regista giapponese Kôji Shiraishi prodotto dalla Xanadeux Company esclusivamente per il mercato sud-est/est asiatico (inclusa Hong-Kong); lo troviamo sul mercato disponibile in DVD e sottotitolato in lingua inglese ma grazie allo zelo di qualche appassionato, cercando bene, lo si potrebbe trovare anche sottotitolato in italiano (traduzione non ufficiale). E’ un film realizzato con una camera DV (quella con le mini cassette per intenderci) e con un cast di giovani attori improvvisati; è stato “spacciato” per documentario. Lo stile ricorda quasi del tutto quello di “The Blair witch project” (1999), e come in quel caso nasce per documentare delle apparizioni paranormali, nella fattispecie di fantasmi, frutto di racconti e leggende metropolitane tramandate dall’antica cultura nipponica. Il film a fronte di una spesa irrisoria pare abbia incassato, dati del botteghino alla mano, una cifra che si aggirerebbe intorno ai 2.000.000 di dollari. Volendoci trovare qualcosa di originale in mezzo al mare di ghost story provenienti dal Giappone e dal resto del mondo, c’è da dire che il film mostra un certo grado di suspence e incuriosisce, probabilmente per l’innato voyeurismo sui cui si fonda la natura umana. Però, bisogna ammettere che nonostante i giapponesi siano maestri nel terrorizzare lo spettatore, non possiamo che porci una serie di domande: Perché dovrei  andare ad assistere all’ennesimo spettacolo  girato come se ci trovassimo sulla Poseidon e anziché un’onda anomala solcheremo un mare forza 8? Dovrei considerare un film originale solo perché racconta l’ennesima storia di fantasmi oppure perché vivrò l’esperienza come se fossi in prima persona? Pare che dopo “La strega di Blair”, sia imperversata la mania del “Super 8” e un’ondata di film più o meno interessanti ha spopolato il mercato della cellulosa: da “the blair witch project” a “rec”, passando per  “cloverfield”, “paranormal activity” e seguiti già prodotti o in programmazione.

Probabilmente il regista emergente non ha trovato un pacchetto di sponsor che permettessero al film di fare il giro del mondo oppure dopo aver fatto la solita scommessa con gli amici ha giocato sulle fobie della gente e le proprie passioni tirando fuori un prodotto che di certo non gli ha fatto piangere il portafogli. Nonostante questo Noroi – The curse (in italiano sarebbe la maledizione di Noroi), volendo tralasciare un decennio di prodotti più o meno simili e una fastidiosa ridondanza riscontrata nell’horror nipponico, resta un film da guardare.  Sicuramente meno noioso e più violento di “la strega di Blair”, racconta dettagliatamente e senza spazientire lo spettatore, le fasi salienti dei fenomeni paranormali,  attraverso gli occhi del giornalista Masafumi Kobayashi e puntando ancora una volta sull’effetto sorpresa (mannaggia, non se ne riesce proprio a fare a meno!) , consegnandoci una  “gruesome story” (una storia dal gusto macabro) ma senza versare una goccia di sangue.

Shiraish riesce a tenere incollato lo spettatore allo schermo, e magari qualcuno non abituato a certi ritmi potrebbe invece non rimanere incollato alla poltrona, ma il vero merito sta nel non dover entrare al cinema necessariamente con una confezione di Travelgum a portata di mano (non ce ne vogliate per questa forma di pubblicità occulta).

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Commenti

Noroi – The curse
  • VIXEN scrive:
    6 Febbraio 2012 alle 19:33

    pari bellu!

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